Guida alle spiagge naturiste marchigiane – 2022

Mappa delle principali spiagge naturiste nelle Marche, attualmente, nessuna è ufficialmente riconosciuta

_la lista

FIORENZUOLA DI FOCARA (PU) ★★★☆☆

Una tappa fondamentale per chi vuole esplorare la florida cornice verdeazzurra del Parco Naturale Monte San Bartolo. Dopo aver percorso la discesa che parte dal borgo, scendete fino alla spiaggia e proseguite a estremo nord raggiungendo la zona che culmina in un muro roccioso. Il naturismo è tollerato dai frequentatori senza ripercussioni in questa spiaggia sabbiosa adatta a tutti. L’acqua rimane bassa e sicura fino a largo con un occasionale viavai di barche in esplorazione che potrebbero renderla torbida, specie in alta stagione. Consigli per una visita a Fiorenzuola: prendersi una libidinosa piadina da asporto al chiosco “Piadinzuola” ed esplorare il borgo che sembra non esser mai stato scalfito dal passare del tempo.

Ammirarate, facendo lo slalom, le colorate capanne di legno e le altalene improvvisate che decorano la spiaggia.

OASI FKK DEL CESANO (AN) ★★☆☆☆

A due passi dal complesso residenziale “Le Piramidi” l’Oasi del Cesano prende il nome dall’omonimo fiume che sfocia in un ampio spiaggione di piccoli sassi dove il nudo è stato accettato solo dopo anni di proteste e resistenza locale. Parcheggiare non è mai stato più facile, sotto le “Piramidi” ci sono numerosi posti macchina che si affacciano alla spiaggia, seguite lo stradello tra le affascinanti case in rovina adornate da graffiti e i gigli di mare e sarete presto arrivati. Ambiente non sempre pulitissimo con mare torbido a tratti oleoso (forse per via del fiume o delle barche). Frequentazione, purtroppo, non sempre gradevole con presenza occasionale di fastidiosi guardoni e passeggiatori nella “zona del canneto” antistante alla spiaggia in cerca di emozioni forti. La comunità della spiaggia ha un gruppo Facebook dedicato con oltre 250 membri attivi.

Le “Piramidi” vegliano sull’Oasi in tutto il loro fascino brutalista

SPIAGGIA DI MEZZAVALLE (AN) ★★★★☆

Lido dal clima new age sempre apprezzato dagli anconetani per il suo fascino selvaggio, un pò meno apprezzata però è la vertiginosa discesa sfondaginocchia che porta alla spiaggia. Dopo aver meticolosamente parcheggiato la macchina sul piazzale dei camper (gratis ma si comincia a riempire già nelle prime ore della mattina) o nel campo a pagamento (prezzi non aggiornati: 3€ in bassa stagione – 5€ in alta stagione) percorrete il discesone fino alla spiaggia e passeggiate in direzione del “Trave” finchè non notate una zona tranquilla dove potersi spogliare. Anche in questo caso, il naturismo è accettato dalla frequentazione alternativa ma, soprattutto in alta stagione, il passaggiare di famiglie borbottanti e adolescenti ghignanti potrebbe dissuadere qualcuno nella pratica.

Attenzione: non avventuratevi troppo nell’estremità ad altezza Trave in quanto la falesia è sempre è in costante rischio di frana minando la sicurezza degli ignari bagnanti sottostanti.

Consigliatissimo il rituale dei fanghi: la ricetta per chiappette lisce come la seta.

Paradiso degli Hippie wannabe anconetani, il selvaggio lido a mezzaluna vi stregherà!

SPIAGGIA DELLA VELA/SASSI BIANCHI (AN) ★★★★★

A mani basse la spiaggia più bella per godersi il sole nature nelle Marche, con un unico punto debole: i parcheggi limitati e relativi costi. Dopo aver raggiunto uno dei tanti parcheggi di Portonovo (AN) le zone dove praticare naturismo sono principalmente due, entrambe locate dopo aver superato lo stabilimento della Capannina in direzione Sirolo:

Spiaggia della Vela: corridoio roccioso che porta dalla Chiesa di Portonovo allo Scoglio della Vela completo di piccole capanne di legno per ripararsi dal sole. Adatta per chi non vuole affaticarsi con il cammino che porta alla spiaggia principale. È sicuro praticare naturismo protetti dalla privacy della propria capanna o nascosti dalle rocce anche se potrebbe attirare lo sguardo dei curiosi di passaggio.

Spiaggia dei Sassi Bianchi: raggiungibile dopo aver attraversato le rocce che bloccano in passaggio a fine stradello con l’aiuto di una corda per scalare. Questo tratto può risultare in un “filtro” per molti visto la vertiginosa scalata a strapiombo sul mare ma aggrappandosi cautamente al catenaccio diventa un gioco da ragazzi! I coraggiosi verranno ricompensati con una piccola oasi dal mare turchese e dalla ricca vegetazione spontanea. Essendo debitamente coperta dal separè roccioso che funge da utile baluardo contro i curiosi, la spiaggia è perfetta per i novizi del costume adamitico. Visto la totale assenza di servizi, portatevi molta acqua e crema solare poichè è facile rimanere cotti sotto il sole cocente. Per la sua dimensione, i posti tendono ad esser pochi nella spiaggetta principale specie in alta stagione, per chi volesse fruire di ancora più privacy può approffittare delle numerose calette fino alla Spiaggia dei Gabbiani quest’ultima non propriamente adatta per praticare naturismo visto il numeroso flusso di turisti in kayak. Mele marce quali onanisti seriali ed esibizionisti sono, nella maggior parte delle volte, moderati ed allontanati dai frequentatori veterani.

Consiglio: se attraversare la salita rocciosa vi spaventa, potete sempre affittare un kayak sia alla Torre o alla Capannina. Occhio però al vento, i più inesperti potrbbero rimanere vittime delle onde, costretti ad esser soccorsi dalla guardia costiera.

Attenzione: entrambe le spiagge superano un tratto che non è tutelato direttamente dal Parco del Conero poichè a rischio frane, fenomeno che spesso può prendere sottogamba i bagnanti poco attenti. Prestate la massima attenzione e, se potete, scegliete posti il più vicino al mare.

Partite all’esplorazione di oasi verdeazzurre, capre selvatiche e interminabili sentieri dal bianco accecante

SPIAGGIA DEI SASSI NERI (AN) ★★☆☆☆

Protetti dai faraglioni delle Due Sorelle a confine con la spiaggia di San Michele di Sirolo, si nasconde un lido meraviglioso dall’acqua cristallina contornato da suggestive falesie “a scalino” color confetto. Parcheggiate la macchina al cimitero di Sirolo (8€ per una giornata) ed entrate, a piedi, nella pineta delimitata da un cancello vicino alla fermata della navetta; da li camminate per 20 minuti circa seguendo il sentiero alla vostra destra fino alla spiaggia (scordatevi assolutamente di considerare la navetta in quanto, essendo sempre piena a tappo, fomenta violenza e maleducazione tra i nativi e i turisti). Apprezzate ogni minuto della vostra immersione nel verde assaporando con gli occhi le bellezze che il Parco del Conero può donare. Nonostante l’atmosfera sia invitevole per abbandonare il costume, da ben 30 anni chi osa spogliarsi subisce salate multe, ordinanza morbosamente voluta dall’ex sindaco di Sirolo con vere e proprie spedizioni punitive delle Forze dell’Ordine. Un doveroso avvertimento: proprio come la spiaggia della Vela, i Sassi Neri non offrono alcun genere di servizio e, in alta stagione, pullula della fauna più disparata, caotica, urlante e maleducata con o senza costume, menzione speciale per quest’ultimi che non mancano di creare siparietti ambigui che poco hanno a che fare col naturismo. Nonostante ciò, una visita è doverosa, per riscoprire un piccolo angolo di paradiso selvaggio (specie se accompagnata da una spaghettata di moscioli di Silvio).

La falesia in tutto il suo splendore. Quando la natura regala, inavvertitamente, opere architettoniche meravigliose

_postilla

Dopo aver consultato numerosi altri portali d’informazione turistica, reputo che molte indicazioni sono goffe ed approssimative. Non per millantare chissà che genuinità nei miei articoli ma ho notato una strana “catena di sant’Antonio” nei siti che elencavano le spiagge naturiste nelle Marche, sempre nello stesso identico ordine e con le stesse identiche frasi.

Ad esempio, in molti viene menzionata una spiaggia senza nome di Fano (PU), con, per citare: “forte presenza di naturisti sulle scogliere artificiali, attraversando i binari della ferrovia” alcuni aggiungono “LGBT-friendly, in cui molto spesso arrivano i gay e le lesbiche della zona” (frase che non so se reputare più offensiva o ambigua). Conosco la spiaggia in questione passandoci sia d’estate che d’inverno in bici, mai notato neanche una caviglia scoperta.

Spesso viene riportata anche la spiaggia vicina al Babaloo di Porto Recanati (MC) che, se non sapete, spogliarsi lì indifferentemente dal genere è come calare un cosciotto di montone in una vasca di piranha tra i depravati che la frequentano e le ronde punitive che non mancano di elargire salate sanzioni per atti contrari alla pubblica decenza.

Ora, un povero turista che programma le proprie vacanze “nature” nelle Marche, leggendo frettolosamente uno degli articoli sopracitati può anche finire in mezzo agli “scogli artificiali” di Fano o in pasto alle famiglie benpensanti in spiagge come Marina D’Altidona e Porto d’Ascoli citate numerose volte in articoli scandalistici.

La lista stilata sopra è basata sulla mia esperienza personale, con consigli ed avvisi raccolti dalla frequentazione diretta. Se leggendo queste righe vi troverete in disaccordo con le informazioni riportate, potete sempre scrivermi nei commenti sotto o all’indirizzo sescialallavela@gmail.com

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *