Tempo fa dissi ad un mio caro amico fisicato che stavo procrastinando l’iscrizione in palestra (da ormai 6 anni) per via di una delle mie fobie più grandi: essere ripreso mentre faccio gli esercizi.
Lui mi chiese il perché, nonostante sia bene a conoscenza del suo cellulare pullulante di video di “casi umani” che, quotidianamente, si scambia con i suoi compari malati di fitness.
Non è poi così difficile svilire l’attività fisica altrui, bastano pochi secondi per sfoderare il cellulare dalla tasca, inquadrare di nascosto, filmare un tizio corpulento che suda copiosamente sopra un tapis roulant e condividerlo pubblicamente per farsi una grassa risata.
Solo recentemente sono riuscito a farmi delle corsette post-lavoro, goffe ed affannate mentre fisso i miei piedi calpestare ritmicamente l’asfalto per evitare di incrociare gli sguardi altrui.
Potreste pensare: “Come mai sei così drastico? Chi te se incula! Cosa te ne frega!”
Giustissimo, senza dubbio, nella vita ho subito molteplici sfottò per il mio corpo sgraziato ma attualmente viviamo nel periodo d’oro della body positivity dove tutti i corpi sono bellissimi, trendy e normalizzati…poi uno si legge due articolini online e scappa fuori il titolo: SUMMER BOILER CUP.
Per farla breve: sono brevi video dove dei regazzetti competono per chi seduce la ragazza più corpulenta.
Lesti come iene si muovono ridacchianti in branco, tutti magrissimi come chiodi con visini delicati e boccolotti come angioletti della Thun ripieni di scarafaggi.
Si fregano i palmi, pregustando già la popolarità positiva o negativa essa sia, in fondo se sia buona o cattiva pubblicità…l’importante è finire nella top trend di Tik Tok o Twitch.
“Che poi so ragazzi, lasciateli divertire!”
“É solo goliardia la loro, non fa male a nessuno”
“La gente oggigiorno è troppo sensibile, fatevela una risata che c’è chi sta peggio!”
Mi ha fatto male scrivere questo calderone di frasi fatte che, sicuramente, qualcuno avrà vomitato in questa esatta combinazione.
Ci vuole così tanto per prepararsi ad una bella serata in discoteca, dopo una settimana che ti bistratta e ti gonfia le gonadi come due meloni belli maturi, e solo una frazione di secondo per finire nel feed di Tik Tok di qualche sbarbatello che ti pesa come un luccio adulto ad una gara di pesca.
Ma alla fine dei conti, ci saranno mai delle conseguenze per questi fenomeni?
Chi di solito costruisce questi teatrini grotteschi è ben conscio che non ha mai realmente pagato o pagherà delle conseguenze, monelli privilegiati che si beccheranno due tweet di denuncia sociale o un debole rimprovero dei genitori per poi ritornare ad una vita acqua e sapone come in una pubblicità estiva dei cornetti.
E quindi, anche questa volta, famocela sta risata sui grassi che tanto sono sempre gioviali, basta un vasetto Sammontana per fargli tornare il sorriso; mica ‘sto genere di umiliazioni provoca profonde ferite emotive o che.
A questo punto, mi permetto di suggerire ai gentili CEO della piattaforma orientale qualche altro brillante format per ispessire ancora di più la sensibilità dei nostri giovinotti nei confronti del diverso:
• Sindrome di Down summer cup
• Frocio winter award
• Bulimia spring competition
• Nanismo fall extravaganza