Un etichetta facile da “indossare”

“Tranquilla, sono un nudista!”

Disse l’arzillo sessantenne completamente nudo all’infermiera assunta per una visita di routine.

Potete leggere l’intera storia, e relativi commenti, a questo link, gentilmente offerta dall’user u/Galbrake su Reddit. Per chi avesse l’indice di attenzione di una mosca che batte ripetutamente la testolina sul vetro o appartenesse alla grossa fetta di italiani che a Londra mulinano le braccia anche per ordinare un muffin dentro uno Starbucks, vi faccio un riepilogo:

_Titolo del post: inappropriate Nudism a.k.a. Nudismo non consono.

Melbourne: Australia.

La compagna dell’autore della storia è un infermiera per un ospedale che permette ai propri ospiti di rincasare anticipamente, su richiesta, proseguendo le cure a casa.

Una sua collega fu chiamata da un signore per la sopracitata assistenza medica presso la propria abitazione, così la ragazza bussò alla porta e se lo trovò ad accoglierla completamente nudo.

L’infortunato chiarì subito il suo status di “nudista” per cercare di normalizzare (senza successo) la situazione.

Appena finite le medicazioni, immagino puramente per scopi scientifici, il signore spostò l’attenzione sulla propria disfunzione erettile, problema che voleva risolvere nell’immediato visto le carezze continue al membro.

In un eruzione di disagio, l’infermiera prese aghi, cerotti, flebo e pasticconi e se la filò a distanza di sicurezza dal simpatico nonnetto che continuava a rigirarsi sospettosamente il lumacone.

Altra situazione analoga, questa volta però 100% nostrana trovata nell’ormai storico forum Inudisti.com.

Link al thread

_Titolo del post: ricerca colf

In breve: l’autore, Ivan13, è alla ricerca di una donna delle pulizie con criteri apparentemente molto semplici:

  • rendere servizio una volta a settimana
  • turni dalla durata di un paio di ore
  • genere femminile

Uno potrebbe banalmente pensare “nulla che affiggere un annuncio in qualsiasi bacheca, anche solo della Coop locale, possa risolvere” eppure c’è un MA: la signora delle pulizie in questione deve accettare la nudità che gli verrà propinata sotto gli occhi nelle sole due ore di servizio settimanale. Proprio a scanso di equivoci, come rimarca il caro Ivan13, nudista ad H.O.C., l’annuncio è stato pubblicato proprio nel forum de INudisti perchè il poveretto non riesce a tenere il canarino in gabbia per più di due ore consecutive (così come, apparentemente, il resto della sua famiglia) mentre l’operatrice passerà lo straccio o spolvererà tra gli scaffali.

Il galantuomo rimarca: “essendo un forum per nudisti, sto cercando di dare l’opportunità a chiunque si senta libero di stare nudo, anche al lavoro perchè no

Quindi, si “scopre” una qualità che la potenziale colf dovrebbe avere:

  • biancheria: opzionale

L’autore, messo di fronte all’assurdità della proposta, controbatte presentando il caso di TNCC “The Naked Clean Company” , azienda inglese di pulizie “clothing optional” che ce la mette proprio tutta ad associarsi graficamente con un portale per la ricerca di escort con tanto di maschere, pizzi provocanti e silhouette degne del parafanghi di un camionista; cliccare per credere.

Los Decentes – 2016 diretto da Lukas Valenta Rinner

_Le mie riflessioni: quanto conta definirsi “nudista” nel 2023?

Premetto che questi piccoli siparietti grotteschi, in gergo moderno “cringe“, sono i miei personalissimi “After Eight”, delle storielle con spunti di riflessione amarognoli da leggere prima di dormire come favole della buonanotte.

Da quando esploro i social per cercare contenuti per il mio blog ho notato un pattern che poi così sorprendente non è: chi sbandiera con fierezza di esser “nudista“, specificandolo a caratteri cubitali nella propria bio, finisce per farsi scivolare la maschera mostrando sfumature di esibizionismo, voyeurismo e parafilie annesse.

Nel caso dei due protagonisti delle storie, mi stupisce la malcelata malizia di chi insiste nell’esibire i propri genitali senza permesso con la scusa, appunto, dell’essere un “nudista”.

Quello che mi chiedo è: quanti lupi travestiti da pecora effettivamente si nascondono dietro la rassicurante veste di chi i panni proprio non li indossa?

Quanti cercano una personale libertà ma non si fanno scrupoli a calpestare quella degli altri?

Chi se non gli stessi che militano ferocemente per normalizzare la nudità ma poi sfruttano la stessa per il proprio sollazzo?

Normalizzare la nudità poi, tema che diventa un pallino fisso, sempre ostentato da una morbosità sanguigna di individui oleosi in cerca di immagini e situazioni per saziare propri ardori.

Ognuno può appiopparsi tutte le etichette che gli pare: nudista, naturista, esibizionista, scambista, paracadutista, collezionista di puffi, masticatore di gomme, passeggiatore occasionale…se verranno rispettate le libertà altrui nessuno avrà il diritto di giudicarvi per esse .

Se invece continuerà a persistere la presenza di personaggi camaleontici, ambigui che inneggiano il movimento della libertà e dell’accettazione del corpo per poi vederli dietro qualche duna in spiaggia a fregarsi i palmi (o altro) e boccheggiare come il ragionier Fantozzi davanti alle vallette svestite di Pit Stop, beh amici miei, abbiamo e avremo sempre un problema.

E quando le Iene, o qualche altro programma satirico, faranno l’ennesimo servizio di dubbio gusto su Cap D’Agde mettendo in luce le porcherie e gli smanettamenti, non piagnucolate con la società brutta e cattiva che non “normalizza la nudità”, prendetevela piuttosto con il signore australiano, Ivan e compagnia masturbante che non normalizzano il “tenere le mani apposto”.

Mi permetto comunque di rimanere rispettoso e regalare un consiglio al nonnetto molesto, al caro Ivan e perchè no, anche a quella fetta di “nudisti” che si sentono “triggerati” leggendo queste righe: la vastità di internet comprende circa il 30% di contenuti pornografici, tra questi sono disponibili immagini, video, inserzioni per incontri a pagamento ecc… se volete mulinare il vostro volatile di fronte a qualcuno, scegliete la persona giusta e non completi sconosciuti che magari potrebbero stamparvi un gomito nella croce degli occhi.

Mosciolo.

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